Per la trasformazione della Soppressata di Donna Carmela seguiamo ancora tutti i processi Tradizionali Lucani.
Non è costretto a vivere in gabbie strette respirando i miasmi delle asfittiche stalle intensive, riempito di antibiotici per prevenire eventuali malattie.
Il nostro maiale felice è allevato liberamente, godendo di aria pulita e grufolando sotto le piante di ulivi secolari.
Quindi sviluppa una carne pregiata, ricchissima di grassi omega 3, che hanno il compito di abbassare il colesterolo nel sangue .
Tagliata a punta di coltello sino a ottenere una mescola omogenea a cui va aggiunto il sale, il pepe nero in grani e il grasso, anch’esso selezionato e prelevato dalle zone dorsali, opportunamente dosato e mescolato all’impasto magro secondo la ricetta di Donna Carmela.
Insaccato in budello naturale e stagionato per 60 giorni, ne fanno un prodotto dolce e gustoso.
Disponibile in comode confezioni sottovuoto da circa 200 gr
Per gustare il sapore autentico della Soppressata artigianale di Donna Carmela, è importante conservarla nel migliore dei modi.
Soppressata intera sottovuoto:
Una volta aperta è bene tenerla in frigorifero avvolta da un panno di cotone e consumarla entro pochi giorni, poiché col tempo perderà il suo colore e profumo tipico.
La parte untuosa che normalmente si forma sulla parte tagliata deve essere rimossa prima della consumazione.
Affettata:
Conservandola in contenitori a chiusura ermetica, perfetti affinché non assorbano gli “odori” di altri alimenti, o avvolgendola prima in carta oleata e poi in un foglio di alluminio.
E’ bene consumarla nel giro di pochi giorni.
A differenza del capocollo, la soppressata è bene affettarla leggermente più spessa.